Notizie storiche
Il nome friariello deriva dallo spagnolo “frio-grelos”, broccoletti invernali; altri ritengono che derivi dal verbo napoletano “frijere”, friggere.
In passato erano coltivati anche a Napoli, in particolare sul Vomero, noto, infatti, come “‘o colle d’e friarielle”. Oggi sono coltivati prevalentemente nelle aree interne della Campania, soprattutto nell’afragolese, nella fascia appenninica, nell’agro nocerino-sarnese, nella Provincia di Caserta a Mondragone e nella piana del Sele.
I friarielli sono prodotti agroalimentari tradizionali campani, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in seguito alla proposta presentata dalla Regione Campania.
Ricetta
Pulire la verdura asportandone la parte più dura e sciacquarla bene. Soffriggere in olio, aglio e un po’ di peperoncino aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua.
Variante: con salsicce
I frarielli costituiscono un contorno tipico della cucina napoletana e sono spesso accompagnati dalla salsiccia di maiale. L’abbinamento “sasicce e friarielli”, oltre a essere una pietanza, è molto usato per la farcitura di panini, pizze e calzoni.
Fonti bibliografiche e sitografiche
Jeanne Caròla Francesconi, La cucina napoletana, Napoli 1965
Alfredo Forgione, La migliore amica di Alfredo: Storie e ricette del cavaliere della pizza, Napoli 2016