Inizia il cantiere PNRR nella chiesa di san Pietro Martire

Il 17 luglio 2024 è iniziato il cantiere di restauro nella chiesa di san Pietro Martire a Napoli, il primo dei cantieri finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in attuazione della “Missione C3 – Investimento 2.4 “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricovero per le opere d’arte restauro patrimoniale e culturale”. I lavori sono stati progettati e saranno portati avanti nel quadro dell’accordo di collaborazione tra Ministero dell’Interno (Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione-Direzione centrale degli Affari dei culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto e Prefetture di Napoli e Avellino), Provveditorato interregionale e Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli, per l’area metropolitana di Napoli e per le province di Salerno e Avellino. Durante la cerimonia di apertura sono intervenuti il prefetto del capoluogo campano Michele Di Bari, il Viceprefetto Antonio Tedeschi per il Ministero dell’Interno – Fondo Edifici Culto, l’arch. Rosalia D’Apice, per la SABAP per il comune di Napoli, delegata del Dirigente del Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e del Paesaggio, dott. Placido Migliorino, Provveditore interregionale per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata, il Prof. Marco Rossi per la comunità di sant’Egidio che ha in consegna la chiesa.
Il monumento, di fondazione medievale e ricco degli stucchi opera del rifacimento tardo settecentesco, ha una storia conservativa molto travagliata che lo vede vittima di incendi, terremoti e dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nell’anno 2022 sono stati inaugurati i lavori del Grande Progetto Unesco durante i quali è stata restaurata parzialmente l’aula ecclesiastica, la facciata, alcune delle importanti opere d’arte che arricchiscono l’arredo liturgico, e consolidato il campanile. Con il nuovo finanziamento PNRR sarà possibile completare la messa in sicurezza delle coperture e restaurare gli stucchi della zona alta del presbiterio fino all’imposta della cupola.

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